La tratta dei minori è un orrore nell’orrore. Su quasi quattro milioni di rifugiati in fuga dalla guerra, i bambini che cercano rifugio in altri paesi sono ad oggi oltre un milione e mezzo. In Italia ne sono arrivati circa 26 mila su un totale di oltre 67 mila profughi. Durante il lungo viaggio dalle terre sconvolte dal conflitto, sono esposti a rischi gravissimi: adozioni illegali, sfruttamento sessuale o lavorativo. Per non parlare della tragedia dei piccoli affetti da disabilità fisica o mentale, ancora più vulnerabili e bisognosi.

Dobbiamo assisterli, proteggerli e salvaguardarli, tutti insieme.

Secondo l’Inter-Agency Coordination Group against Trafficking (ICAT), il 28% delle vittime della tratta identificate a livello globale è costituita da bambini. Nel contesto dell'Ucraina, le donne e i bambini rappresentano la stragrande maggioranza dei rifugiati. Questo comporta che la percentuale di minori a rischio tratta, nello scenario bellico ucraino, cresca significativamente, tanto da diventare un’emergenza che non è possibile ignorare o sottovalutare.

Infatti lo sfruttamento di tipo sessuale, le adozioni illegali o anche le sole sparizioni di bambini, purtroppo, in questa situazione, sono all’ordine del giorno. I bambini sono i più vulnerabili, soprattutto quando viaggiano da soli, separati dalle loro famiglie e in fuga dalla guerra. Non possiamo e non dobbiamo abbandonarli ma costruire reti di protezione e di accoglienza e per far questo è necessario l’impegno di tutti. 

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